La stragrande maggioranza delle sofferenze degli umani, specie in paesi abbienti come il nostro, non sono dovute a fame, sofferenze fisiche, privazioni e malattia – derivanti spesso da inadeguati sistemi di potere sociale/economico/politici – ma da sofferenze psichiche e fisiche dovute ad una malagestione del nostro corpo e flusso mentale ed emotivo, che e’ (almeno) in larga misura prevenibile.
Se vogliamo riuscire – nonostante la vita caotica moderna, gli impegni e la crisi in Italia – a far si che la nostra vita sia degna del miracolo e incredibile opportunità che essa e’, e una goccia di bene nel mondo, dovremmo focalizzare quel poco di tempo ed energie che riusciamo a salvare dalla giornata per tuffarci – con piena fiducia, con disciplina, con determinazione e uno stato di esuberante equanimità – nell’auto-consapevolezza di noi stessi, del nostro respiro, del nostro flusso mentale ed emozionale, per rendere gradualmente ma inesorabilmente questa mente e corpo più mezzi a disposizione della nostra vera natura, amore incondizionato, e meno schiavi del passato della nostra mente, del nostro corpo e del contesto.