Ode ad un Roberto Baldoni 2.0

Il 23 dicembre scorso Roberto Baldoni è stato nominato vice-direttore del DIS e direttore del suo Nucleo di Sicurezza Cibernetica e, pare, importanti ulteriori deleghe.
 
Roberto Baldoni è una persona molto piacevole e simpatica. Da 5 anni lo conosco da vicino con 4 lunghi incontri relativi alle proposte di R&D e di nuovi standard della Trustless Computing Association, e le nostre serie di eventi Free and SAfe in Cyberspace su nuovi standards di cybersecurity per ambiti critici a Brussels, New York e Brasile.
 
E’ uno dei pochissimi esperti in Italia che sanno a fondo le dinamiche tecnologiche e geostrategiche, e a cui piace aggiornarsi. Purtroppo ad oggi praticamente ogni sua azione – e non azione – è stata sempre e solo esclusivamente indirizzata a qualche uscita di stampa a favore del DIS e dei potenti di turno.
 
Riassumiamo le sue iniziative osannate sui media da quasi tutti gli esperti e giornalisti leccapiedi o ignavi:
 
1) Il Framework Nazionale per la Cybersecurity, come i documenti del NIST a cui si ispira, forniscono linee guida parziali, non misurabili e quindi quasi completamente inutili.
 
2) Il Cyberchallenge è un’uscita di stampa, e al più un tentativo con 2 lire di avvicinare hacker di livello basso al DIS.
 
3) L’iniziativa Filiera Sicura è una presa in giro volontaria, perchè non ricomprende nemmeno lontanamente l’intera filiera critica, a differenza del nostra Trustless Computing CivicFab, da cui hanno molto malamente copiato l’idea.
 
Baldoni è stato pedissequamente al servizio DIS di Massolo – e i suoi governi di riferimento – che quasi niente hanno fatto nella nuova era della cybersecurity dopo le sconcertanti rivelazioni dello scandalo Snowden ed Hacking Team. A differenza di Francia, Germania e Brasile, l’Italia il DIS e Baldoni – come leader accademico del settore – non dissero o fecero quasi niente per ridare (o tentare di ridare) un minimo di sovranità alle nostre istituzioni, diritti civili digitali ai cittadini o restituire un capacità autonoma di cyber-investigation.
 
Purtroppo in Italia, con la politica che ci siamo ritrovati fino ad oggi, non ti fanno arrivare a posizioni di potere come quella se non hai ben dimostrato di essere un consolidato “yes man”. Ma poi, chissà, un volta “arrivato” magari puoi pure decidere di prendere qualche rischio seguendo di più la coscienza.
 
Baldoni ha assorbito attentamente le nostre idee e alla fine ci ha fatto da tappo, non facendoci mai incontrare nessuno o invitandoci a parlare ad eventi o a progetti. Insomma a difendere il proprio giardinetto come un’altra dozzina di (più o meno) esperti. Ogni nostro incontro con vari esponenti del vicedirettore del DIS e Difesa sono avvenuti autonomamente, per mezzo di interessamenti alle nostre attività ed eventi dei vertici della European Defense Agency e, più recentemente della Cyber Innovation Hub dell’Esercito Tedesco.
 
Insomma, date le capacità, le conoscenze, la simpatia, la verve personale, e la curiosità intellettuale, possiamo avere ragionevoli aspettative che Baldoni possa smettere di servire ciecamente i potenti, e di scalare, ed agire invece di coscienza per fare qualcosa di buono per il paese perché ne avrebbe sicuramente i mezzi e le conoscenze.
EDITED TO ADD Feb 7th 2018:
Oltre ad evidenziare le gravi mancanze e carenza della politica di cybersicurezza e sicurezza del governo e di Baldoni ad oggi, e dovuto che io riconosca come le strutture pubbliche del paese in tale ambito – come il DIS, Ministero degli Interni, Difesa, il CIS della Sapienza, il CINI e la Difesa – hanno ottenuto il grandissimo risultato di avere prevenuto fino ad oggi gravi atti di terrorismo, nonostante gli esigui mezzi, e di aver promosso un aumento della presa di coscienza dell’importanza della cybersicurezza con le iniziative del CIS e del CINI.
Per chiarezza, inoltre, ho sostenuto che il progetto Filiera Sicura sia una “presa in giro volontaria”. Non ho nessuno modo di sapere le intenzioni di chi ha promosso tale progetto. Posso solo dire che nel merito è un progetto che affronta in maniera inadeguata e parziale certi obiettivi nell’ambito di progetto europeo promosso da Cisco e Leonardo, interessati meramente a migliorare in maniera misurabile la sicurezza delle loro offerte.